Come molti lettori avranno visto nell'ultimo anno soprattutto, tengo i contatti con facebook e lascio su quetso blog, le traduzioni o alcune lunghe riflessioni. Quindi, chi desidera partecipare a discussioni e dare la propria opinione, è invitato a creare il suo account su fb e cercarmi. Un salutone
finalmente torna una nuova puntata del soldato dimenticato. Un libro scritto originariamente in francese. Tradotto in italiano nel lontano 1970, ma non si trova più in edicola. Quindi lo rendo disponibile a puntate su questo blog. Un esperimento.

30 Ottobre
Dopo aver salutato la bandiera, siamo assegnati al magazzino vettogliamento, dove ci rechiamo senza spiegazioni. Almeno sarà caldo laggiù. Nel magazzino, che è stato allestito in un grande capannone, le prime due sezioni della nostra compagnia sono state appena servite, e stanno uscendo con le loro armi cariche. Quando è il mio turno, mi danno 4 scatole di sardine, inscatolate in Francia, due salsicce vegetali avvolte nel cellophane, un pacco di biscotti arricchiti con le vitamine, due barre di cioccolato svizzero, del lardo affumicato, e mezzo chilo di zucchero a quadretti. Quattro passi più avanti, un altro attendente ammucchia sulle mie braccia già ingombre un lenzuolo da terra resistente all'acqua, un paio di calzini, e un paio di guanti di lana. Alla porta un altro elemento è aggiunto: un pacchetto di vestiario con la scritta kit da campo: primo soccorso. Sotto la pioggia battente, mi riunisco al mio gruppo, che è raggruppato attorno un ufficiale chinato sul retro di un camion. E' ben protetto nel suo lungo cappotto di pelle grigio verde, e sembra aspettare che l'intera compagnia si raduni. Quando suppone che ognuno sia arrivato, inizia a parlare. Parla così velocemente che faccio un grande sforzo a capire cosa dica. Lascerete questo alloggio per scortare diversi treni militari a una posizione più avanzata. Siete stati appena dotati di rifornimenti per otto giorni, che ora includerete nel vostro equipaggiamento. Sarete radunati in venti minuti. Ora tenetevi pronti. Velocemente, in silenzio e con ansia, ritorniamo ai nostri alloggi e raccogliamo le nostre cose. Come allaccio il mio zaino alla schiena, il mio vicino nel letto accanto chiede: Per quanto tempo staremo via? Non lo so. Ho appena scritto ai miei genitori e gli ho chiesto di mandarmi alcuni libri. L'ufficio postale ti invierà il pacco. Al momento Hals, il mio grosso amico, mi colpisce alla schiena. “Almeno vedremo dei russi”, egli gridò, sogghignando sarcasticamente. Sento che sta cercando di controllare i suoi nervi. In realtà ognuno sente grandi emozioni. Malgrado la nostra perfetta innocenza, l'idea della guerra ci terrorizza.
28 Ottobre

Il tempo, che non è molto freddo, è non di meno spaventoso. Nuvole grigie e raffiche di vento e pioggia riempiono il cielo 24 ore al giorno. I nostri istruttori sono stanchi di bagnarsi fradici e hanno smesso di portarci a fare esercizi fuori. Trascorriamo la maggior parte del nostro tempo perfezionando le nostre abilità come autisti e meccanici. Non so cosa ci sia di più sgradevole che rovistare un motore sotto la pioggia battente. Il termometro rimane più o meno costante alla temperatura di gelo
Leggevo un articolo di Eugenio di Rienzo sui nuovi programmi di storia per il quinto anno. Finalmente si è posto l'accento sui grandi eventi del XX secolo e non sugli episodi marginali come la cosiddetta resistenza. Ricordo perfino che all'università, il corso monografico di storia contemporanea verteva sui gruppi del CLN. Incredibile!!! Si mettono da parte la guerra fredda, la nascita delle grandi organizzazioni internazionali, tutti i genocidi del XX secolo per parlare di questa cosiddetta "perla" della storia italiana. Il Di Rienzo ricorda a tal proposito che un esponente di spicco dell'antifascismo come Leo Valiani affermava con decisione che non era possibile rifarsi storicamente alla guerra di liberazione, in quanto inficiata da una visione mistico mitologica dei cosiddetti partigiani. Non c'è mai stata possibilità di analizzare la storia di quel periodo terribile con criticità e prove documentali perchè è sempre mancata la volontà. Il bravo Eugenio riporta anche l'esternazione dell'ex presidente del Senato Marcello Pera, che nel 2004, sosteneva l'impossibilità di basare il patto fondativo della Repubblica sull'antifascismo comunista, movimento totalitario e antinazionale. Da notare che già alcuni anni fa avevo sottolineato l'incredibile "aumento" dei partigiani il 25 aprile del 1945, dato della cosiddetta liberazione (quando poi già l'esercito tedesco o quello che ne rimaneva era scomparso da Milano ad eccezione di qualche folle). Prima del 25 aprile se ne contavano 25000, dopo 300000!!! Ma guarda, tutti pronti a salire sul carro dei vincitori e a proclamarsi partigiani e liberatori d'Italia!!!! Attendo prove concrete anche che confutino le mie tesi. Proseguirò con questo discorso snocciolando cifre e soprattutto analizzando la cronologia dei fatti dopo l'8 settembre 1943, il giorno della vergogna direi, non certo il giorno del riscatto!!!
Leggendo un articolo di Eugenio Di Rienzo, e dopo la discussione settimanale con alcuni personaggi di fede sinistroide, rilancio la discussione riguardo alle nefandezze commesse dalla cosiddetta Resistenza e dall'assoluta marginalità che questo movimento ebbe per la liberazione dell'Italia. L'interessante articolo di Di Rienzo, sottolineava che i soldati della divisione SS Reichsfurher autori del terribile eccidio di Sant'Anna (vedi l'omonimo film per dettagli) furono condannati da un tribunale militare di La Spezia e i giudici spezzini motivarono tale decisione nell'assoluta gratuità del fatto, senza alcuna necessità bellica. In ogni caso quel gruppo di SS aveva usato pesantemente il diritto di rappresaglia consentito dalla Convenzione dell'Aia (in pratica chi aiutava il nemico, anche se civile, poteva essere passato per le armi). Invece per i "predoni" del CNL , che usavano il termine eufemistico partigiani, autori di eccidi altrettanto crudeli e "gratuiti", ci fu la completa assoluzione. Ho discusso animatamente con due amici questa settimana e ho ricordato loro prima di tutto le cifre del movimento partigiano (per rimarcare la sua scarsa o addirittura nulla incidenza sulla liberazione dell'Italia),e poi ho sottolineato quanto sangue hanno versato in nome della "resistenza". Io ho snocciolato cifre e fatti, loro slogan e fumose verità. La più divertente è stata: Berlusconi e padrone della Mondadori e quindi riscrive la storia!!!! Meditate gente, meditate!!!
Per le successive due settimane, la vita nel castello con i miei compagni della 19th compagnia continua come al solito, e cancellai la memoria della 27th, che sembrava essere composta interamente di personaggi scontrosi e cupi. A essere sincero, comunque, devo ammettere che gli uomini nella 27th erano stati in servizio fin dal 1940. L'inverno è arrivato, con la sua neve e pioggia, che trasformano la terra in colla appiccicosa. Quando arriviamo all'imbrunire siamo coperti di fango e sfiniti, ma ancora pieni di quel senso di gioia che viene dalla gioventù e dalla salute. Queste piccole fatiche sono nulla se paragonate a quello che ci aspetta. Ogni sera ci scaldiamo nei nostri letti confortevoli, e scherziamo fino a che il sonno ci interrompe.